Luci d’Artista nasce nel 1998 per volontà della Città di Torino con la convinzione che l’arte dovesse contribuire al bene comune e abitare le vie, le piazze e i palazzi. Un percorso espositivo d’arte contemporanea inedito e a quel tempo innovativo, imitato in seguito da altre città italiane e straniere. Negli anni hanno contribuito alcuni dei più grandi artisti italiani e internazionali realizzando interventi entrati nell’immaginario collettivo, integrati alla perfezione nel tessuto urbano della città, della quale sono ormai un simbolo. Installazioni luminose capaci di arrivare a un grande pubblico. Ma non solo: nel momento in cui - verso la fine degli anni Novanta - Torino ha avuto la necessità di ripensare la propria identità, proponendosi come la Città del Contemporaneo, le Luci d’Artista ne sono diventate naturalmente l’immagine in grado di veicolare con immediatezza il messaggio.
Le Luci nascono come eccezionali luminarie per celebrare le feste natalizie, e da subito diventano oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica espressione di “una cultura alta capace di comunicare con tutti”, come affermava Fiorenzo Alfieri (Polignano a Mare, 1943 – Torino, 2020) che ne è stato il visionario ideatore e nel 1998 scriveva:
Qualche anno fa mi capitò di leggere sui quotidiani torinesi che per Natale i commercianti non avrebbero organizzato le tradizionali luminarie. […] Mi venne da pensare: “Sarebbe concepibile che Parigi, Vienna, Francoforte rimanessero al buio a Natale?” Evidentemente in quelle città le luci di Natale non erano affidate soltanto alla buona volontà dei commercianti ma venivano supportate dalle pubbliche amministrazioni in quanto omaggio ai cittadini e segno di benvenuto per i turisti. Non appena fui nominato assessore al Commercio e alla promozione della città […] proposi un patto: “il Comune aiuterà i commercianti che vorranno illuminare le vie e le piazze in occasione del Natale, ma a condizione che ci si impegni tutti insieme a collocare negli spazi urbani allestimenti di qualità”. Fu facile passare da questa proposta all’intuizione che per garantire la qualità dei materiali decorativi si sarebbero potuti chiamare in aiuto gli artisti amici di Torino. Il primo tentativo lo facemmo in vista del Natale 1997. […] Proposi a Emanuele Luzzati di progettare un intervento di forte impatto.
Ma ogni progetto per continuare a essere vivo ha la necessità di evolvere. Luci d’Artista sta quindi intraprendendo un processo di mutazione della propria identità per diventare una vera e propria istituzione dedicata al contemporaneo, che sia ancora più amata e conosciuta, aperta e sostenibile, attiva tutto l’anno e non solo nei mesi invernali.
Tale evoluzione inizia nel 2023, in occasione della 26° edizione, quando la Città di Torino decide di affidare la gestione della realizzazione del progetto alla Fondazione Torino Musei che a sua volta nomina, per la prima volta nella storia di Luci d'Artista, alla guida della manifestazione un curatore, il critico d'arte Antonio Grulli (La Spezia, 1979). Grulli attua l'obiettivo ambizioso di creare una vera istituzione di ricerca artistica dotata di una propria linea curatoriale, di una programmazione attiva tutto l'anno realizzata grazie alla nuova Accademia della Luce, il Public Program di Luci d'Artista. Il tutto per permettere a Luci d'Artista di andare oltre ai confini cittadini e di esprimere tutto il proprio potenziale, di valorizzare una collezione unica e straordinaria, e riuscire ad arrivare a una internazionalizzazione forte e stabile della manifestazione.