È impossibile produrre qualcosa che non abbia contemporaneamente una dimensione etica e una estetica. La difficoltà sta nel trovare il giusto equilibrio tra questi due aspetti. Quando il lavoro è puramente etico è spesso didattico e pericolosamente vicino alla propaganda. Quando è soprattutto estetico, è semplicemente decorazione, non è arte. Quando trovi il giusto equilibrio, il lavoro non solo informa lo spettatore, ma lo emoziona. Produce gioia e illuminazione.
Alfredo Jaar
Cultura=Capitale è l’equazione luminosa che Alfredo Jaar ha voluto realizzare per lasciare un messaggio così semplice da risultare inequivocabile: uno slogan, passato però attraverso la lettura attenta delle pagine di Antonio Gramsci, Pier Paolo Pasolini e Nanni Balestrini, che sono per l’artista importanti punti di riferimento, solo evocati o esplicitamente citati in diverse opere, come Gramsci è vivo (2020) o Vogliamo tutto (2016). “Gli spazi dell’arte e della cultura sono gli ultimi ad essere rimasti liberi, per questo sono preziosi. La cultura è il nostro vero capitale”, spiega Jaar.
Artista, architetto e film maker, Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956) vive e lavora a New York dal 1982, ma si è formato nel Cile oppresso dalla censura del regime di Augusto Pinochet.
Nella convinzione dell’importanza del ruolo dell’artista, che può proporre “modelli per pensare il mondo”, Jaar crea lavori concettuali e interventi pubblici che colpiscono la coscienza individuale.
Ha partecipato a cinque edizioni della Biennale di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013) e ad altre importanti rassegne internazionali come la Biennale di San Paolo e la documenta di Kassel. I suoi lavori - che gli sono valsi il Guggenheim Fellowship (1985), il Mac Arthur Fellowship (2004), il premio Extremadura a la Creación (2006), Hiroshima Art Prize (2018), l'Hasselblad Award (2020) e IV Albert Camus Mediterranean Prize (2024) - sono stati esposti in alcune delle più importanti collezioni internazionali. Tra le recenti mostre personali di Alfredo Jaar si segnalano: Zeitz MOCAA, Città del Capo, Sud Africa (2020); SESC Pompeia, San Paolo (2021) e Museum of Contemporary Art, Hiroshima (2023).
Silvia Maria Sara Cammarata
Collocazione attuale
Museo della Resistenza, Polo del ‘900, Torino (accesa tutto l’anno).
Collocazione precedente
dal 2013 al 2022 alla Biblioteca Nazionale in piazza Carlo Alberto, dal 2023 ad oggi sulla facciata del Museo della Resistenza, Polo del ‘900.
Specifiche tecniche
Neon e telaio di supporto.