Credo che l’arte sia un linguaggio non parlato: non è qualcosa che possiamo spiegare, ma qualcosa che sentiamo. E penso che l’interattività sia un modo per portare le persone un po’ oltre la propria comfort zone privata: se hai il coraggio di uscirne, la vita inizia.
Jeppe Hein
Illuminated Benches è un’installazione composta da dodici panchine sistemate in modo da formare due ferri di cavallo. Il peso di chi ci si appoggia provoca l’accensione delle lunghe barre di neon poste orizzontalmente sotto ogni seduta, illuminando la parte sottostante della panchina di bianco rosato, giallo, rosso, azzurro ghiaccio, blu o verde.
Jeppe Hein fa così delle panchine un oggetto relazionale e interattivo: quando non sono illuminate si confondono con le altre, ma quando si illuminano rendono plateale la scelta di relazione tra i diversi soggetti seduti, marcandone la distribuzione e la vicinanza. Allo stesso modo, una sola persona che illumini una panchina rende più evidente la propria momentanea condizione di solitudine.
“La mia arte dovrebbe essere un mezzo di comunicazione e interazione tra visitatore, opera e spazio in grado di cambiare l’idea delle persone riguardo le proprie aspettative sull’arte”, spiega Hein. Il coinvolgimento diretto aiuta così lo spettatore, a volte inconsapevole di relazionarsi a un’opera d’arte, a superare la contemplazione passiva tipica della fruizione museale, senza dover superare alcuna barriera sociale o linguistica.
L’interazione e la partecipazione sono al centro del lavoro di Jeppe Hein (Copenhagen, 1974) che, dalla fine degli anni Novanta, ha realizzato interventi negli spazi pubblici in diverse parti del mondo ed esposto in alcuni dei musei più conosciuti a livello internazionale. Le sue Modified Social Benches (panchine di forme tali da creare sedute su più livelli, spesso con scivoli) sono state allestite nei Giardini della Biennale di Venezia nel 2019 e nel 2022 il Moderna Museet di Stoccolma gli ha dedicato un’importante mostra personale intitolata Who are you... really? e tra le recenti mostre personali di Jeppe Hein si segnala SMK Thy - National Gallery, Danimarca (2024).
Silvia Maria Sara Cammarata
Collocazione attuale
Piazza Risorgimento, Torino.
Collocazioni precedenti
nel 2006 in piazza Vittorio Veneto, tra via della Rocca e via Bonafous; nel 2007 in piazza Carignano; nel 2008 in piazza Vittorio Veneto, tra via della Rocca e via Bonafous; nel 2013 l’opera è stata richiesta in prestito ad Arezzo; nel 2015 in piazza Carignano; nel 2016 in piazzetta Reale; nel 2017 nell’area verde tra via Vibò, via Stradella e via Conte di Roccavione; dal 2018 ad oggi in piazza Risorgimento.
Specifiche tecniche
Strutture metalliche modulari, tubo luminoso a led, sensori, pannelli di laminato plastico colorato.