Luci d'Artista Torino
  • Luci
  • d'Artista
  • Luci
  • d'Artista
Please Wait
Torino, 1967

Luca Pannoli

L'Amore non fa rumore | 1998

Ho voluto riprendere insegne commerciali e segnali stradali svuotandoli del loro significato per spiazzare lo spettatore assuefatto. L’effetto di straniamento è provocato dall’accostamento di un’immagine consueta a un significato inusuale; i miei segnali luminosi non vogliono essere qualcosa di diverso nella skyline metropolitana, ma si integrano nella città, confondendosi con altre luci e altri segni, suscitando nel passante una riflessione più profonda sul significato religioso e simbolico del Natale. Quando a Natale segnali di luce mi parlano sotto la neve che cade, l’amore non fa rumore. 

Domenico Luca Pannoli

La Luce di Domenico Luca Pannoli è composta da trentasette pannelli luminosi che imitano la segnaletica stradale e alcuni famosi marchi commerciali, come il simbolo di un sorriso in luogo di quello di divieto di sosta o la scritta “Love” al centro del marchio Esso. Tra frecce che indicano il futuro e simboli della pace, campeggia la scritta che dà il titolo all’opera. L’effetto di stupore ricercato da Pannoli aumenta quando le componenti dell’opera sono distribuite lungo una strada e possono più facilmente essere confuse, da lontano, con le normali insegne stradali, mentre l’invito all’armonia si fa quasi letterale nei casi in cui le componenti dell’opera siano concentrate ed esposte le une accanto alle altre. 

Insieme all’opera di Enrica Borghi, L’amore non fa rumore ha vinto il concorso della Città di Torino Luci di Natale riservato ai giovani artisti e indetto in occasione della prima edizione di Luci d’Artista. Nello stesso 1998, l’architetto e designer Domenico Luca Pannoli (Torino, 1967) ha fondato lo studio ONDESIGN e da allora ha esposto in diversi contesti urbani nazionali e internazionali. Nel 2014, proprio con L’amore non fa rumore, ha partecipato al Glow Festival di Eindhoven. 

Silvia Maria Sara Cammarata

Collocazione attuale

Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser, Torino (accesa tutto l’anno).

Collocazioni precedenti

nel 1998 in largo Saluzzo; nel 1999 in viale dei Mughetti, viale delle Primule; dal 2000 al 2001 in piazza Moncenisio; nel 2002 in via Lanino, via Borgo Dora, via Mameli; nel 2003,in piazza IV Marzo; nel 2004 in via Buozzi, via Amendola; nel 2005 in largo Saluzzo; nel 2006 in via Buozzi, via Amendola; nel 2007 in via Verdi, via Montebello; nel 2008 l’opera è stata richiesta in prestito a Salerno; nel 2009 in corso De Gasperi, angolo via Piazzi; nel 2010 in via San Francesco d’Assisi (da via Pietro Micca e via Prati); nel 2011 l’opera è stata richiesta in prestito a Napoli; nel 2012 in prestito a Buccino (Salerno); nel 2013 in via Amendola, via Buozzi; nel 2014 in prestito a Eindhoven (Paesi Bassi); dal 2015 al 2016 in piazza Bodoni; nel 2017 al santuario di Santa Rita da Cascia, piazza Santa Rita da Cascia; nel 2018 al Giardino Emilio Pugno, via Roveda; dal 2019 al 2021 in piazza Eugenio Montale; nel 2022 ai Murazzi del Po Gipo Farassino, lungo Po Diaz e dal 2023 ad oggi al Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser.

Specifiche tecniche

Sagome bifacciali in metacrilato serigrafato, tubi al neon e a led, pali in acciaio e basamenti in calcestruzzo.