È come se la galleria fosse il contenitore di questa grande pittura. Come se questo fosse il cielo stellato e poi ci fossero dei segni, dei miei segni che sono quasi grovigli, molto energetici, con delle tensioni tra uno e l’altro, che intervengono nello spazio. E questo segno luminoso voglio che faccia parte della mia storia, del mio lavoro.
Marco Gastini
Come si evince dal titolo, protagonista di quest’opera di Marco Gastini è l’energia, tema centrale del suo percorso artistico. In una conversazione con lo storico dell’arte Bruno Corà, Gastini spiegava infatti il proprio lavoro come la necessità di “toccare l’energia che è all’interno dei materiali e farla diventare pittura, bloccare la tensione e determinarla sulla tela”.
La sua luce L’energia che unisce si espande nel blu si configura così come una grande pittura luminosa nel tono prevalente del blu, cui Gastini attribuiva appunto una speciale energia, evocando “il blu di Klein, o quello di Giotto”.
Marco Gastini (Torino, 1938-2018) si è formato all’Accademia Albertina di Torino e, ancor prima, nel laboratorio da marmista del padre. Ha avviato la sua ricerca negli anni Sessanta, mosso dall’esigenza di superare il tardo Informale, approdando in un primo tempo alla definizione di una pittura di tracce e gesti minimi, che poi si è espansa, frammentata, in tensione con lo spazio. Tra le sue opere, le Concretizzazioni vedono oggetti di diversa natura (pietre, frutti, calchi in gesso) dialogare con la sostanza cromatica della pittura, mentre le Macchie realizzate direttamente sul muro con piombo e antimonio alludono a una pittura intesa come fatto fisico, “peso di un gesto che reclama la massima concentrazione”.
Con una fitta attività espositiva in Italia e all’estero, Gastini ha partecipato in due occasioni alla Biennale di Venezia, nel 1976 e nel 1982. Nel 2001 la GAM di Torino gli ha dedicato un’importante retrospettiva curata da Pier Giovanni Castagnoli e Helmut Friedel, allestita poi alla Lenbachhaus di Monaco.
Tra le numerose mostre personali si segnalano: MAMbo - Museo d’Arte Moderna, Bologna (2012) e Museo Pecci, Spazio Borgogno, Milano (2014).
Silvia Maria Sara Cammarata
Collocazione attuale
Galleria Umberto I, Torino (accesa tutto l’anno).
Collocazioni precedenti
dal 2009 al 2011 alla Galleria Subalpina; dal 2014, sede permanente Galleria Umberto I. In occasione della 26° edizione di Luci d’Artista (2023-2024), tutti gli elementi luminosi dell’opera L’energia che unisce si espande nel blu sono stati restaurati grazie alla collaborazione che da anni Luci d’Artista porta avanti con Consulta Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e Unione Industriali Torino.
Specifiche tecniche
Telaio in alluminio, cavi d’acciaio e tubo luminoso a led.
"L'energia che unisce si espande nel blu" Video, colori, suono, 06’.33 Regia di Emilio Bianco
Il documentario, concepito per la XII edizione di Luci d'Artista (2009 - 2010), racconta l'ideazione e la realizzazione dell'installazione luminosa di Marco Gastini.