Di sera, le luci della città molto spesso ci impediscono di vedere il cielo stellato. Il frenetico ritmo della vita quotidiana non ci permette di soffermarci ad osservare la volta celeste. Eppure, l’immensità dell’Universo continua ad affascinare l’umanità. Le costellazioni disegnano nello spazio un’infinità di segni che l’uomo nel tempo ha interpretato, cercando nelle stelle le origini del suo passato e la proiezione del suo futuro. Da queste riflessioni è nata l’idea di realizzare un frammento di cielo stellato più vicino e perciò più visibile, quasi palpabile.
Carmelo Giammello
Il Planetario di Carmelo Giammello è costituito da trentaquattro strutture che presentano vari tipi di costellazioni. Tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, solo alcune di esse sono riconoscibili, come l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore o il Centauro, mentre altre rispondono semplicemente al disegno dell’artista. Il progetto prevedeva in origine anche la realizzazione di un mappamondo tridimensionale che venne accantonato in corso d’opera.
Dopo gli studi in scenografia all’Accademia Albertina, Carmelo Giammello (Bronte, 1954) è stato responsabile degli allestimenti scenici del Teatro Stabile di Torino dal 1989 al 2002, lavorando nel frattempo anche in altri contesti e affiancando alcuni dei registi e degli autori teatrali più noti, da Massimo Missiroli a Dario Fo, da Ugo Gregoretti a Giancarlo Sepe. Nel 1994 ha collaborato con Gae Aulenti allo spettacolo lirico Elektra per il Teatro alla Scala di Milano. La sua pratica allestitiva e la conseguente sensibilità per gli interventi nello spazio si declinano anche nella luce torinese, che si configura come una vera e propria scenografia luminosa. Nel 2004, Giammello ha vinto i Premi Gassmann e Ubu con la scenografia de L’avaro di Molière.
Silvia Maria Sara Cammarata
Collocazione attuale
via Roma, Torino.
Collocazioni precedenti
dal 1998 al 1999 in via Pietro Micca e via Cernaia; dal 2000 al 2001 in via Roma; nel 2002 in via Pietro Micca e via Cernaia; dal 2003 al 2006 in via Roma; nel 2007 in via Pietro Micca e via Cernaia; nel 2009 l’opera è stata richiesta in prestito a Lisbona (Portogallo); dal 2010 al 2011 in via Pietro Micca; dal 2012 al 2015 in via Roma; nel 2017 in via Roma; dal 2019 ad oggi in via Roma.
Specifiche tecniche
Alluminio, rete di nylon, policarbonato, neon sostituito con tubo luminoso a led nel 2019 in occasione del rifacimento dell’opera, globi luminosi.