Ho cercato nel mio repertorio figurativo gli elementi adatti per esprimere lo spirito dell’allegria e della festa che accomuna. Gli uccelli meccanici che volano nel cielo comunicano un’idea di leggerezza, utopia e desiderio di evasione; sorreggono un filo rosso che li unisce, simbolo del dialogo, del rapporto di «sim-patia» che può legare gli esseri umani.
Francesco Casorati
Volo su... di Francesco Casorati è composta da cinquantadue uccelli stilizzati rappresentati in quattro pose diverse, due in volo e due con le zampe visibili, distribuiti in successione lungo un’immaginaria traiettoria a zig-zag, mentre tengono nel becco lo stesso lungo filo rosso che da via Garibaldi, sede della collocazione originale, arrivava ad avvolgere il monumento ai Caduti del Fréjus di piazza Statuto. È un’opera che ben rappresenta la poetica dell’artista, in cui il profilo geometrico degli uccelli si unisce a un’intonazione fiabesca e il luminoso filo rosso evoca un percorso che unisce gli uni agli altri e, come un filo d’Arianna, indica ai passanti la strada verso l’armonia.
Francesco Casorati (Torino, 1934-2013) è stato attivo dalla seconda metà degli anni Cinquanta tra gli artisti torinesi che si riunivano intorno alla rivista Orsa Minore di Francesco Tabusso, sviluppando una ricerca autonoma ma in costante dialogo con le correnti artistiche coeve. Figlio di Felice, tra i maggiori protagonisti dell’arte italiana della prima metà del Novecento, e dell’artista inglese Daphne Maugham, che lo aveva avviato alla pittura e al pianoforte, Francesco Casorati, pur nella diversità, aveva ereditato dal padre un approccio alla pittura che non nasce dall’impressione ma dall’idea e che influenzò anche la sua ricca produzione calcografica. Il suo immaginario affonda le radici nel mondo dell’infanzia ed è popolato da soggetti ricorrenti quali uccelli, pesci, gabbie e navi, rappresentati spesso con uno stile in cui la semplificazione e il rigore formale si legano a un forte lirismo.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia (nel 1956 e 1962) e alla Quadriennale romana (nel 1959 e 1966). Tra le mostre personali di Francesco Casorati si segnalano: Palazzo Robellini, Acqui Terme (1982); Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1985); Palazzo dei Sette, Orvieto (2003); Museo civico d’arte contemporanea di Mombercelli (2004) e Villa Vallero, Rivarolo (2011).
Silvia Maria Sara Cammarata
Collocazione attuale
via Lagrange, Torino
Collocazioni precedenti
dal 1998 al 1999 in via Garibaldi; nel 2000 in corso Orbassano; nel 2001 in via Nizza; nel 2002 in via Garibaldi; dal 2003 al 2006 in via Pietro Micca e via Cernaia; dal 2007 in via Garibaldi; nel 2008 l’opera è stata richiesta in prestito a Salerno; nel 2009 in via Roma; nel 2010 in via Garibaldi; nel 2011 in via Po; nel 2012 in via Garibaldi; nel 2013 in via Carlo Alberto; dal 2014 al 2016 in via Pietro Micca e via Cernaia; nel 2017 in via Garibaldi; dal 2018 al 2022 in via Di Nanni; 2023 via Garibaldi e dal 2024 in via Lagrange.
Specifiche tecniche
Alluminio, acciaio e tubo luminoso a led.